Testimonianza al convegno: bambina rinchiusa in comunità soffre e perde i capelli
Questa e altre storie drammatiche in Veneto nel Convegno “Bambini allo sbaraglio Bambini bersaglio”
Jesolo. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha portato a Jesolo la settima edizione del convegno “Bambini allo sbaraglio Bambini bersaglio” con il patrocinio del Comune. L’evento si è tenuto nel Centro Congressi Kursaal di Jesolo Lido.
Il fenomeno delle brutali sottrazioni dei minori è ancora sconosciuto ai più, e la maggior parte dei cittadini e genitori se ne accorgono solo quando ormai è tardi, e i bambini sono stati portati via, spesso a causa di diagnosi di tipo psichiatrico con nessun valore scientifico. Nel corso del convegno, l’avvocato Morcavallo, citando i dati del Garante dell’Infanzia, ha infatti denunciato come il fenomeno sia molto più diffuso di quanto si possa pensare: 1 bambino ogni 10 è oggi affidato ai Servizi Sociali. I professionisti intervenuti, esperti nella salvaguardia dei minori, hanno illustrato come la catena di eventi che porta all’allontanamento sia spesso innescata da una perizia psichiatrica. A volte, come documentato recentemente in un documentario in TV, questi minori finiscono segregati e sedati in strutture fatiscenti – veri e propri manicomi per bambini – ad alimentare il business multimiliardario degli psicofarmaci.
Sono intervenuti:
- Avv. Enrico Del Core
Dottore di ricerca in Diritto Privato e Garanzie Costituzionali; Presidente CCDU - Avv. Francesco Miraglia
Esperto in Diritto di Famiglia e Minorile - Avv. Francesco Morcavallo
Già Giudice del Tribunale per i Minorenni - Prof.ssa Vincenza Palmieri
Ambasciatrice per i Diritti Umani e per la Pace, Accademica, Consulente Tecnico Forense - Prof. Ivano Spano
Vicepresidente Generale Università Internazionale per la Pace Roma sotto il Segretariato ONU
Coordinatore dell’evento Paolo Roat responsabile area Tutela Minori del CCDU
Introduce Fabiola Pasin, referente pordenonese del CCDU.
Molto sentiti gli interventi del Consigliere Comunale Lucas Pavanetto, da sempre impegnato e sensibile ai temi dei minori strappati alle famiglie e quello del Sindaco di Grantorto Luciano Gavin con la sua appassionata testimonianza.
Nel convegno sono stati letti alcuni estratti del libro “La filiera Psichiatrica in Italia. Da Basaglia a Bibbiano e fino al tempo del coronavirus”, di V. Palmieri, che denunciano le poco conosciute prassi politiche legati agli abusi sui bambini nel nostro Paese.
Nel corso della serata sono intervenuti diverse mamme e papà coraggiosi che hanno vinto la loro battaglia, e altri che hanno raccontato la loro sofferenza e l’incredibilità della loro situazione e la difficoltà di poter difendere i loro figli e di non essere ascoltati o creduti. Tra questi, ha particolarmente colpito la storia di Violetta, ormai oggetto di un’ampia campagna di opinione pubblica, con un gruppo Facebook di quasi 3.000 iscritti, centinaia di selfie e cartelli nei negozi e persino striscioni sui balconi. Violetta era felice e serena, faceva danza e arti marziali. È stata strappata 9 mesi fa sulla base di una psico-perizia, portata via, e affidata a una comunità in cui soffre molto, ha sviluppato un soffio al cuore, un eritema e sta perdendo i capelli. Appare gonfia e non è più brava a scuola come prima, ma nessuno l’ascolta. L’impegno di tutti è continuare a sostenere con ogni mezzo Violetta e riportarla a casa.
L’organizzatrice dell’evento, Fabiola Pasin ha ringraziato i battaglieri volontari del triveneto per la loro dedizione, mentre il Responsabile Minori del CCDU, nonché ideatore e coordinatore del Format “Bambini allo Sbaraglio Bambini Bersaglio”, che attraversa l’Italia con molte iniziative, ha sintetizzato l’impegno nazionale dei volontari sul fronte dei Bambini strappati e abusati in seguito all’intervento di psichiatri e psicologi.
La relazione del Presidente del CCDU era incentrata su diversi articoli della Costituzione e su alcuni accordi internazionali, che vengono spesso violati in ambito psichiatrico, e l’avv. Miraglia ha esortato in modo particolare i suoi colleghi a non aver paura di denunciare.
Il Prof. Spano ha ringraziato il CCDU che porta la torcia accesa da Thomas Szasz, riconosciuto padre della cosiddetta antipsichiatria, e ne rende disponibili le opere; e si è poi soffermato sul problema dei giovani: secondo una ricerca svolta dal suo gruppo all’Università di Padova, il 70% dei giovani si sente vuoto, e il 25% profondamente solo, a causa di una pedagogia e di una didattica sbagliate.
In particolare, la Professoressa Palmieri, dopo aver declinato significative ragioni economiche e politiche di tali abusi, nelle conclusioni, si è rivolta agli Amministratori Locali invitandoli a sottoscrivere il progetto “Le Famiglie ed i Bambini: #aiutiamoliacasaloro!” Per ripensare ad operatori dei Servizi riqualificati ed impegnati in un lavoro sociale, individuale, familiare senza autoritarismi e lacerazioni.
Alla fine, molti presenti hanno firmato un documento simbolico ma fortemente coesivo in cui si sono impegnate a sostenere i diritti dei bambini contro gli allontanamenti facili.