Minori allontanati: il Tribunale dispone l’ascolto dei bambini
Dopo la fuga della sorella dalla comunità, il Tribunale vuole vederci chiaro. CCDU: una maggiore attenzione all'ascolto dei minori è un segnale positivo.
Vicenza. Il Tribunale per i Minorenni di Venezia, riunito in Camera di Consiglio, ha disposto l’audizione di Chiara (la ragazza di Vicenza che è scappata dalla comunità per tornare in famiglia) e di suo fratello. I bambini saranno ascoltati dal giudice onorario, dott.ssa Gabriella Coppola, nei giorni 9 e 10 marzo 2017. L’audizione sarà effettuata senza la presenza dei genitori e del legale, al fine di evitare che venga tolta spontaneità al colloquio.
La vicenda di questa famiglia, difesa dall’avvocato Francesco Miraglia, è iniziata l’anno scorso quando la stampa ha riportato la notizia di tre bambini prelevati a scuola dagli assistenti sociali e dalla polizia. Per la psicologa e i Servizi Sociali i ragazzi erano in condizioni di disagio per «malnutrizione, maltrattamenti, difficoltà relazionali»; per la famiglia si trattava di esagerazioni e dichiarazioni non corrispondenti alla realtà. In ogni caso una vicenda tragica che aveva scandalizzato l’opinione pubblica, anche per le modalità di esecuzione.
Nel mese di febbraio 2017, si legge nel decreto, si è verificata la fuga inaspettata della ragazzina dalla comunità, seguita dal suo rifiuto di rientrare nella struttura. In seguito alla fuga, i Servizi Sociali hanno accolto la richiesta di Chiara, che ora vive a casa e frequenta regolarmente la scuola in attesa del pronunciamento del Tribunale. Ci si augura che la parola “inaspettata” sia il segnale di una volontà del Tribunale di valutare attentamente la vicenda: se questi genitori erano così dannosi e il disagio della bambina così grave, tanto da dover essere tolta dalla famiglia, perché è fuggita per tornare a casa e ora è felice e serena con i suoi genitori?
Paolo Roat Responsabile Nazionale Tutela Minori del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani si è dichiarato molto soddisfatto della decisione dei Giudici:
"Spesso queste controverse decisioni sono il frutto di valutazioni di psicologi e psichiatri, che a volte indagano primariamente sugli aspetti psicologici e soggettivi dei genitori invece che sulle reali relazioni e condizioni della famiglia e dei bambini.
Se poi la stessa psicologa che segue la famiglia dichiara 'sono molto coinvolta in questa situazione e potrei anche non essere completamente neutrale' le cose si fanno ancora più preoccupanti. Siamo comunque molto contenti delle ultime novità dal Tribunale per i Minorenni di Venezia.
La decisione di ascoltare i bambini si allinea con la Convenzione di New York sui diritti del fanciullo, ratificata dal Parlamento Italiano. E siamo a conoscenza di altri casi in cui questo Tribunale ha disposto l’ascolto dei minori. È un importante passo avanti."