Neonata strappata alla famiglia: appello al Sindaco di Ascoli
Circa 500 cittadini indignati hanno firmato la petizione per la bimba strappata dalle braccia della mamma e contro gli allontanamenti facili dei bambini dalle famiglie.
Ascoli Piceno. Grande successo per l’iniziativa del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU onlus). Cinquecento cittadini indignati hanno visitato lo stand informativo sulle violazioni dei diritti umani nei confronti dei bambini, tenuto dal CCDU sabato 22, domenica 23 e sabato 29 luglio, tenuto presso la Loggia dei Mercanti di Piazza del Popolo, ad Ascoli Piceno, firmando due petizioni rivolte al primo cittadino.
Le petizioni sono state sottoscritte da gente di tutte le età ed estrazione sociale (avvocati, insegnanti di sostegno, sindacalisti, giornalisti, collaboratori dei servizi sociali e altri). Diverse persone conoscevano già questa storia, grazie all'attenzione data dai media, e molti si sono fermati con molto interesse per informarsi su questi temi. Tra i firmatari, alcuni hanno raccontato situazioni simili a quelle della mamma di Ascoli, ad esempio un ragazzo di 18 anni che conosceva benissimo ciò di cui si parlava perché la sorella è tuttora chiusa in una casa famiglia.
L’iniziativa ha ricevuto copertura mediatica, in particolare da tre TV locali, per la gravità della controversa decisione della giustizia minorile, a proposito della quale il consulente del Tribunale ha scritto:
"… sarebbe auspicabile l’inserimento della diade in una comunità madre-figlia nel solo interesse della minore di esercitare il diritto alla propria famiglia e di essere accudita, con il sostegno specialistico, dalla propria madre, evitando così di diventare un orfano sociale …" .
Il CCDU aveva invitato anche il Sindaco di Ascoli Piceno, avv. Guido Castelli, e la dott.ssa Donatella Ferretti alle interviste televisive, ma loro hanno preferito rilasciare una breve nota informativa che ieri è stata mandata in onda.
Assieme ai 500 sottoscrittori della petizione, lanciamo un appello al Sindaco affinché ci riceva e si attivi concretamente per aiutare questa sua concittadina minorenne e tutti gli altri bambini allontanati dalle famiglie. Molti di questi allontanamenti, contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, non sono motivati da maltrattamenti gravi e accertati, ma solo da cosiddette valutazioni psichiatriche/psicologiche (presunto disagio mentale dei genitori e/o dei figli), o da problemi economici, abitativi e occupazionali - problemi che potrebbero essere risolti senza il trauma dell’allontanamento e senza violare i diritti dei bambini alla loro famiglia (e con grande risparmio per la malandata finanza pubblica).
Le petizioni chiedono che :
- Sindaco e Assessori competenti facciano tutto quanto in loro potere per tutelare la loro concittadina minorenne e per riportarla subito in famiglia;
- Sindaco e Assessori competenti intraprendano un’attività ispettiva sulle persone (assistenti sociali, psicologi, psichiatri, insegnanti, ecc.) coinvolti nella gestione di questo caso, al fine di correggere qualsiasi errore e sanzionare eventuali negligenze;
e:
- sia migliorata e aggiornata la formazione dei Servizi Sociali locali al fine di cercare di prevenire allontanamenti per "inidoneità genitoriale" o simili motivazioni frivole
- salvo i casi gravi e accertati di violenza e maltrattamenti, vengano predisposte delle procedure e delle buone pratiche volte a prevenire il trauma dell’allontanamento e della lacerazione degli affetti, aiutando le famiglie in difficoltà;
- vietato il prelievo di bambini in tutti gli edifici scolastici del Comune affinché la scuola torni a essere un luogo sicuro;
- salvo casi gravi e accertati di pedofilia e maltrattamenti, venga cessata la pratica barbara e incivile delle visite protette.
Oggi, giovedì 3 agosto, le firme saranno consegnate al Sindaco con la richiesta di un incontro per perorare le ragioni della campagna.