Verona: raccolta firme contro gli allontanamenti facili dei bambini dalle famiglie
Domenica mattina, presso il mercatino dell'antiquariato di San Zeno a Verona, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus ha tenuto un tavolo informativo per chiedere una riforma dei servizi sociali volta a prevenire gli allontanamenti facili dei bambini dalle famiglie.
Nonostante la pioggia molte persone si sono fermate presso il tavolino e hanno firmato una petizione da presentare al sindaco di Verona per chiedere maggiore protezione per i bambini.
Nella petizione i cittadini chiedono al Sindaco di migliorare e aggiornare la formazione dei Servizi Sociali locali al fine di cercare di prevenire allontanamenti per "inidoneità genitoriale" o simili motivazioni; di predisporre delle procedure e delle buone pratiche volte a prevenire il trauma dell'allontanamento e della lacerazione degli affetti, aiutando le famiglie in difficoltà; di vietare il prelievo dei bambini in tutti gli edifici scolastici del Comune affinché la scuola torni ad essere un luogo sicuro; e di far cessare l'attuale pratica barbara e incivile delle visite protette.
Secondo le ultime stime a Verona (dati del 2007) i bambini e adolescenti fuori famiglia sono 198 con una percentuale del 2,11 per mille. In tutto il Veneto sono 1.980 (dati del 2010) con una percentuale del 2,4 per mille. In Italia sono 28.449 (dati del 2010) con una percentuale del 2,8 per mille. Sebbene a Verona e nel Veneto la situazione sia migliore rispetto alla media italiana, secondo alcune stime, circa il 70% dei minori è allontanato dalle famiglie senza motivi gravi e accertati. Questi bambini, con un aiuto adeguato e molto meno costoso delle case famiglia, potrebbero rimanere a casa con i loro genitori.
Infatti, al tavolino sono arrivate anche alcune persone toccate da questo problema: una mamma di Verona a cui, incredibilmente, non viene ridata la bambina sebbene ora abbia un lavoro e una casa; una mamma di Padova che recentemente, anche grazie al CCDU, ha riportato a casa sua figlia; e una famiglia di Mantova che rischia l'allontanamento del figlio.
Il nostro Comitato ha denunciato e ottenuto verità e giustizia per decine e decine di bambini, riportando molti bambini in famiglia grazie a un lavoro sinergico e multidisciplinare. Ma ancora migliaia di bambini soffrono lontano dalle loro famiglie. In molti casi non si parla di bambini allontanati per maltrattamenti e abusi ma di casi in cui, sebbene l'allontanamento dovrebbe essere l'estrema ratio, i bambini vengono allontanati con la motivazione di "inidoneità genitoriale" (spesso riconducibile a sottostanti motivazioni di natura economica o abitativa).
A causa di alcune lacune legislative, tramite valutazioni – per loro stessa natura soggettive e opinabili – alcuni psichiatri, psicologi e assistenti sociali, indottrinati sul modello biologico della mente e incapaci di usare buon senso e umanità, possono indurre il Tribunale a prendere provvedimenti drastici e drammatici, allontanando i figli alla famiglia, collocandoli in comunità tutelari per minori, mettendoli poi sotto indagine, analisi e quant'altro.
La risposta della cittadinanza è stata straordinaria. Una volta raggiunto un numero sufficiente, le petizioni saranno consegnate al Sindaco.