Minori sottratti alle famiglie
Verona. Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa presso la sala comunale sul tema dei Minori sottratti alle famiglie.
Alla conferenza era presente il consigliere comunale Andrea Miglioranzi che ha manifestato l’attenzione dell’amministrazione verso i problemi della famiglia e la sua disponibilità a interessarsi della materia per sanare eventuali deformazioni del sistema di assistenza alla famiglia.
Paolo Roat del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani che ha sollevato il problema di 32000 minori sottratti alle famiglie in tutta Italia e che purtroppo affligge anche Verona.
L’avvocato Thomas Del Monte che ha spiegato le storture di un istituto giuridico del 1934 che consente il verificarsi di questi abusi.
Ed il dott. Moustapha Wagne Coordinatore dei migranti che ha portato la toccante testimonianza di una mamma a cui hanno sottratto i figli e che ha parlato di ben sei casi di genitori a cui sono stati sottratti i figli con motivazioni questionabili.
La famiglia e la scuola per secoli hanno avuto un ruolo essenziale, sia sociale che morale. Oggi questo diritto viene spesso negato. Un genitore di fronte a psicologi, psichiatri e assistenti sociali, può ritrovarsi accusato di colpe mai commesse, sulla base di opinioni soggettive proclamate o come parere “medico” o come parere “scientifico”.
Le statistiche rivelano che circa il 20% delle sottrazioni coatte sono motivate da assenza coatta dei genitori (provvedimenti carcerari), morte di entrambi i genitori, maltrattamenti o abusi. Il rimanente 80% circa avvengono con la motivazione di "inidoneità genitoriale". Questa motivazione ha aperto le porte a innumerevoli violazioni di legge e dei diritti.
Tramite valutazioni soggettive ed opinabili, psicologi, psichiatri e assistenti sociali spesso inducono il Tribunale dei minori a prendere provvedimenti drastici e drammatici, sottraendo i figli alla famiglia, collocandoli nelle comunità, mettendoli poi sotto indagine, analisi e quant’altro. La famiglia, nella maggioranza dei casi, è totalmente impotente di fronte a questo sistema che opera con l’ausilio, se i genitori si rifiutano, della forza pubblica.
Questo è un problema a livello nazionale che purtroppo riguarda 32000 bambini (Fonte: Panorama del 19 novembre 2009) e Verona non ne è immune. Una soluzione definitiva dipende da una riforma del tribunale dei minorenni che ovviamente dovrà essere affrontata dal parlamento, ma a livello comunale è possibile migliorare la situazione tramite una specifica formazione dei servizi sociali su questi aspetti e istituendo delle modalità di vigilanza e controllo che permettano di evitare questi tragici errori che interessano i nostri figli. Ringraziamo il consigliere comunale Andrea Miglioranzi che ci ha manifestato la sua disponibilità ad affrontare la materia per trovare delle soluzioni condivise con i servizi sociali e tutelare meglio la famiglia.
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Rcordiamo che la città di Verona sta ospitando la mostra, “Psichiatria: la verità sugli abusi” presso il dorico Palazzo della Gran Guardia dal 19 al 30 Giugno 2011. La mostra, a ingresso libero potrà essere visitata dalla cittadinanza dalle 10 alle ore 21 di tutti i giorni.