Perché le “Etichette” psichiatriche SONO il problema
Sempre più persone se ne rendono conto: solo perché un bambino si agita, o perde le matite o i giocattoli (i criteri per una diagnosi "di ADHD"), non significa che il bambino sia malato di mente.
Aumenta il numero di specialisti secondo cui i bambini diagnosticati di ADHD in realtà sono affetti da intossicazione da piombo, allergie, cattiva alimentazione, problemi familiari o mancanza di capacità nel leggere - non di una malattia mentale.
Purtroppo gli psichiatri continuano a utilizzare l'etichetta psichiatrica, come ad esempio ADHD, e l'unico risultato è la stigmatizzazione del bambino.
Se realmente un bambino soffre d'intossicazione da piombo allora perché non lo chiamano intossicazione da piombo?
Se non gli è stato insegnato a leggere perché non ci limitiamo a dire che non gli è stato insegnato a leggere?
Questo è vero, in modo uniforme, per tutte le diagnosi psichiatriche: tutte le etichette psichiatriche stigmatizzano la persona, e questo si protrarrà fino a quando continueremo a usare i criteri contenuti nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico - il testo sacro della psichiatria) per descrivere i vari comportamenti; e la psichiatria continuerà a trarne profitto mentre il pubblico soffre.
Le diagnosi psichiatriche consistono semplicemente di comportamenti che gli psichiatri hanno inserito in un elenco, assegnando loro un nome e aggiungendo alla fine il sostantivo "disturbo".
Il testo viene legittimato per alzata di mano da una commissione dell'Associazione Psichiatrica Americana, e il gioco è fatto: quei comportamenti diventano patologici. Si tratta di un grande, grande business, ma non assomiglia a una diagnosi medica nemmeno lontanamente. Niente da spartire con la medicina o la scienza.
Dove sta il business?
La trasformazione da comportamento a malattia consente allo psichiatra di"curarla" (facendosi pagare dal Servizio Sanitario Nazionale) - tipicamente prescrivendo costosissime pillole (pagate dal malcapitato o, ancora, dal SSN). Si tratta di un giro multimiliardario. Senza l'etichetta psichiatrica la prestazione dello psichiatra non ottiene il rimborso del SSN.
Senza etichetta psichiatrica non si possono prescrivere psicofarmaci. Sarà così fino a quando non cesseremo di usare queste etichette psichiatriche per catalogare il comportamento umano. Queste diagnosi non sono basate su criteri scientifici: sono strumenti di marketing al servizio d'interessi corporativi.
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani raccomanda di informarsi attentamente, di non accettare facili diagnosi psichiatriche sia per se stessi che per i propri figli, ma richiedere accurate analisi mediche.
E' possibile visionare il documentario: "Marketing della pazzia", la storia dell'associazione fortemente lucrativa tra psichiatria ed industria farmaceutica.