L'imbroglio dei disturbi dello studio e del comportamento

DSM

Il disturbo del linguaggio espressivo, il disturbo dell'aritmetica, il disturbo dell'espressione scritta, il disturbo del comportamento, sono elencati nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV, testo di riferimento per la psichiatria di tutto il mondo [e ICD-10 International Classification of Disorder]).

Nel 1952 il DSM non prevedeva alcuna categoria che riguardasse i bambini, di qualsiasi età, tranne che per tre "reazioni di adattamento".

Nel 1980 il numero di disturbi psichiatrici dell'infanzia era cresciuto del 1000%, raggiungendo un totale di 374 disturbi mentali fra i quali: disturbi del linguaggio, della dizione, della matematica, dell'aritmetica, il disturbo da deficit dell'attenzione e iperattività, il disturbo oppositivo provocatorio, il disturbo della condotta, problema relazionale tra fratelli, non collaborazione al trattamento, problema relativo ad una fase della vita, ecc.ecc.

Se una persona o un bambino presenta i sintomi elencati in questo manuale, la diagnosi e la successiva etichettatura viene fatta in base a questi sintomi.

I "disturbi" psichiatrici non sono malattie. Brividi e lamentare un dolore o sentirsi stanchi sono sintomi. La malaria e il tifo sono malattie.

L'esistenza delle malattie viene comprovata tramite riscontro oggettivo e test fisiologici. Nessuno dei 374 disturbi mentali inclusi nel DSM-IV ha fondamenti scientifici.

Il Dottor Bruce Levin, autore di Commonsese Rebellion afferma:

"Ricordiamo che non è stato trovato nessun marcatore biochimico, neurologico o genetico per il disturbo da deficit di attenzione, il disturbo oppositivo provocatorio, la depressione, la schizofrenia, l'ansia, l'abuso compulsivo di droghe e alcol, l'obesità, il gioco d'azzardo o qualsiasi altra malattia mentale disagio o disturbo".

Steven Hyman, direttore del National Institute of Mental Healt Americano, ammette che l'indiscriminato uso di scansioni cerebrali produce:

"graziose ma insignificanti immagini del cervello."

Frank Furedi, professore di sociologia all'Università del Kent in Gran Bretagna ha affermato:

"Se l'attuale tendenza continua, presto ci sarà poca differenza tra una scuola e una clinica per malattie mentali...".

Affideresti la cura ed il benessere di tuo figlio o di qualsiasi altro bambino a "specialisti", che grazie a diagnosi prive di basi scientifiche si "prenderanno cura" di loro, facendoli rientrare nella categoria di "disabili"? Oppure di "malati mentali"?

Se tu, una persona cara o qualcuno che conosci ritenete di aver subito danni da parte della psichiatria, mettetevi in contatto con il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

Ci attiveremo.

Condividi con