La giovane ballerina di Ferrara potrà realizzare i suoi sogni
Il Tribunale di Roma ha revocato l'allontanamento dalla madre e le permetterà di studiare danza a Milano. CCDU: stop alle perizie psichiatriche e psicologiche nei tribunali.
ROMA. Dopo sei ore di udienza e l'ascolto della giovane promessa della danza e dei suoi familiari, il collegio dei giudici del Tribunale di Roma, presieduto dalla dottoressa Franca Mangano, ha revocato il provvedimento di allontanamento dalla madre e ha disposto che potrà studiare a Milano presso il Centro di Formazione AIDA, una scuola di alta formazione professionale che spazia dallo studio della danza classico-accademica all'apprendimento delle principali tecniche della danza contemporanea.
La giovane avrà pertanto l'opportunità di realizzare il suo sogno di diventare un étoile di livello internazionale.
L'annuncio è stato dato dall'avvocato Francesco Miraglia, legale della ragazzina aggiungendo:
"Una giustizia che tenga conto dei sentimenti oltre che del Codice, è possibile."
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus esprime piena soddisfazione, perché la decisione dei giudici ha ribaltato la perizia dello psichiatra consulente tecnico d'ufficio:
"I giudici hanno compreso come non sia possibile allontanare una ragazza dalla sua famiglia e dai suoi sogni sulla base di una presunta patologia inventata cui lo psichiatra non ha saputo neppure dare un nome.
Quando hanno dato ascolto alla voce della bambina, hanno potuto verificare come quella valutazione si scontrasse palesemente con la realtà dei fatti: si sono ripresi il loro ruolo istituzionale di "Perito dei Periti", ribaltando la sentenza.
Invitiamo i giudici e tutti gli operatori di giustizia a riflettere sull'implicita discrezionalità delle perizie psichiatriche.
Se vogliamo risolvere pienamente il problema degli allontanamenti facili dalle famiglie, è indispensabile riconoscere e comprendere l'incompatibilità tra le discipline psicologiche e psichiatriche e la giurisprudenza: contrariamente alle scienze mediche, nelle quali i margini d'incertezza sono assai più ridotti e dove esistono delle verità comunque accettate e riconosciute, sia pure in modo transitorio e sempre modificabile, nella psichiatria e nella psicologia le diagnosi sono caratterizzate da un altissimo grado di arbitrarietà e soggettività, e le certezze sono pressoché inesistenti."
La vicenda di questa giovane ballerina era nata nell'ambito di una separazione conflittuale.
Sfortunatamente, come spesso succede, il giudice aveva richiesto il parere di un Consulente tecnico d'ufficio, un neuropsichiatra infantile di Roma.
Secondo lo psichiatra, la bambina andava allontanata dalla madre. Il caso aveva suscitato un forte interesse mediatico e la formazione di un gruppo Facebook con oltre cinquemila iscritti. Inoltre, il 21 novembre in piazza del Municipio a Ferrara, il nostro comitato ha partecipato a una manifestazione in suo favore e contro le perizie psichiatriche nei tribunali con oltre 200 partecipanti.
Lo scorso 25 novembre la Questura di Ferrara, stante la ferma volontà contraria della minore, aveva preso atto dell'impossibilità di eseguire il decreto, e ha spinto il Tribunale di Roma ad acconsentire l'ascolto della ragazza in conformità con l'articolo 12 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo.
Auguriamo a questa ragazza di superare velocemente i traumi causati da questa vicenda, e di poter essere felice e realizzare in pieno i suoi sogni.