Bimba portata via. Colpa delle valutazioni psichiatriche
CCDU: Certe teorie psichiatriche invasive aumentano a dismisura la possibilità di abusi. Abbiamo avviato un’indagine e una sottoscrizione. Attendiamo la risposta del Sindaco.
SAN GIOVANNI IN PERSICETO – Alcune settimane fa la mamma di una bambina, del cui caso si sono interessate pochi giorni fa anche alcune testate nazionali, si è rivolta al Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani con una lettera tragica e incredibile di cui riportiamo le parti più importanti senza violare la privacy della minore:
“ Era il sig. [...], l’assistente sociale minori per comunicarmi che Silvia (nome di fantasia) era stata prelevata da scuola, e che mi attendeva per le 17.00 in ufficio da lui per una comunicazione urgente. Mi senti sul momento senza suolo sotto ai piedi e non capivo cosa stesse succedendo [...]
Raggiunsi l’ufficio e lì mi comunicarono che la bambina era stata prelevata da scuola previa segnalazione per maltrattamenti fisici e psicologici da parte mia, e che era stata collocata in un posto sicuro e segreto perché venni ritenuta un pericolo per mia figlia. Rimasi scioccata e iniziai a sentirmi mancare, non potevo crederci, io un pericolo per mia figlia? Ricordo che mi alzai e andai verso la mia collega dicendo; me l’hanno portata via, me l’hanno portata via, ebbi un mancamento [...]
[...] mi chiesero di firmare il verbale di collocamento di mia figlia lontano da me in luogo segreto in quanto fonte di pericoli per lei. Mi sentì strappare il cuore, io ero diventata improvvisamente fonte di pericolo per mia figlia, e da quel momento ero invitata a non ri-accedere mai più all’appartamento dove eravamo collocate dal mese di maggio in quanto facevo parte di un progetto da loro proposto per madri single [...]. A quel punto la mia collega chiese: ‘Senza preavviso?’ Dove sarei potuta andare e soprattutto senza nulla, perché tutto era rimasto a casa e anche le chiavi dell’appartamento. Mi ritrovai nel giro di due ore senza assolutamente nulla, senza mia figlia e senza tetto.
[...] non sapevo come stava, dov’era, come sarebbe andata avanti questa assurda storia. Non ho neanche potuto riavere qualcosa di suo, i suoi disegni, le nostre foto, i suoi lavoretti che mi faceva ad ogni festività. Mi mancano i suoi baci e i suoi occhi, la sua parlantina e i suoi capricci e il senso che dava alla mia vita. Mi sentì senza anima. Assurdo che un bambino venga sottratto così in malo modo senza verificare fatti e versioni. Buttata per strada senza un pezzo di sé. Ogni giorno mi sembra di sentirla, di sentire che ha bisogno della sua mamma, di aiuto e di spiegazioni. Non riesco a dare un senso a tutto ciò.”
La vicenda ci sembrava incredibile ma dopo quanto rivelato dall’avvocato della famiglia Francesco Miraglia la realtà è apparsa in tutta la sua gravità. È possibile che una bambina possa “sparire” per quasi tre mesi senza che nessuno sappia nulla e/o intervenga?
Il nostro Comitato si batte da anni per tutelare i minori dagli errori causati da valutazioni e perizie psichiatriche. Infatti, tramite valutazioni – per loro stessa natura soggettive e opinabili – alcuni psichiatri, psicologi e assistenti sociali, indottrinati sul modello biologico della mente e incapaci di usare buon senso e umanità, possono indurre il Tribunale dei minori a prendere provvedimenti drastici e drammatici, allontanando i figli alla famiglia, collocandoli in comunità tutelari per minori, mettendoli poi sotto indagine, analisi e quant’altro.
Come Comitato abbiamo chiesto formalmente un appuntamento con il Sindaco per informarlo e chiedergli di attivarsi per la sua piccola concittadina. Abbiamo anche deciso di lanciare una campagna informativa per la cittadinanza locale e una sottoscrizione in cui i cittadini potranno chiedere al Sindaco una riforma del sistema e di riportare verità e giustizia a questa famiglia e bambina. In particolare, vorremo conoscere i protocolli e prassi di ASP Seneca e della comunità per capire come sia potuta accadere una cosa simile, e se ci siano e quali siano le procedure di verifica e controllo del Servizio di Tutela Minorile.