Abusi psichiatrici su bambini. La storia di Paris Hilton e dei tanti bambini italiani rinchiusi in ‘manicomio’
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani si congratula con Paris Hilton per il suo documentario “This is Paris”, in cui denuncia gli abusi e le traumatizzazioni da lei subite a 16 anni in un istituto per il trattamento comportamentale. Hilton vi passò undici mesi, durante i quali fu obbligata ad assumere farmaci psicotropi, fu segregata in isolamento e anche fisicamente picchiata – cose che hanno causato effetti anche a lungo termine (1). Paris ha lanciato una petizione per far chiudere questo istituto per la sua “terribile storia di abusi e maltrattamenti inflitti proprio a quei giovani che pretenderebbero di aiutare.” (2)
“Voglio che queste strutture vengano chiuse. Voglio che i responsabili vengano processati. E voglio essere una voce per quei bambini, e per quelli che ora sono adulti, che abbiano avuto esperienze simili. Voglio porre fine a queste cose una volta per tutte, e farà tutto il possibile perché succeda.” Paris Hilton
La notizia arriva proprio mentre, anche in Italia, viene alla luce la verità su alcune strutture per la ‘cura’ minorile, istituti che i media hanno prontamente nominato ‘manicomi per bambini’. In un servizio andato in onda su “Fuori dal Coro”, viene mostrata una struttura piemontese, che ci ricorda le orribili immagini riprese nei manicomi ispezionati e filmati dal CCDU negli anni 90. La giornalista Raffaella Regoli commenta con queste parole “Ragazzi come zombie, fanno fatica a parlare, sembra un girone dantesco.” (3)
Il CCDU, che ha lanciato una campagna per la chiusura di questi ‘manicomi per bambini’, chiede che la Giustizia si occupi della faccenda, sottragga questi ragazzi alle “amorevoli cure” cui sono sottoposti, trovi i responsabili e li condanni a una giusta pena.