Appello del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus al Vescovo di Ferrara Mons. Luigi Negri
Ne abbiamo parlato l’estate scorsa, ora abbiamo deciso di inviare un appello che pubblichiamo integralmente:
Oggetto: Appello del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus al Vescovo di Ferrara Mons. Luigi Negri
Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Luigi Negri, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio,
Vorremmo rivolgerLe un appello per una ragazza di 14 anni che rischia di vedere la sua carriera di ballerina classica rovinata, assieme alla sua serenità e fiducia nel mondo e nel futuro.
Lei e la mamma sono due fedeli della Diocesi di Ferrara. Vivono entrambe a Ferrara. Lei è già una ballerina di livello internazionale e sogna di danzare alla Scala. Il suo sogno rischia di svanire per via di una perizia psichiatrica incredibile.
Il tutto nasce da una separazione conflittuale. Il padre trasferitosi all’estero è rientrato in Italia l’anno scorso chiedendo di costruire un rapporto con la figlia ormai preadolescente. La madre acconsente senza problemi finché la figlia non inizia a mostrare avversione per le visite con il padre. Viene quindi chiamato il Tribunale e il giudice – ascoltando la ragazza – viene a conoscenza di alcuni atteggiamenti troppo morbosi da parte del papà. Viene quindi presentata una denuncia: l’incidente probatorio è fissato per il prossimo ottobre.
Come spesso succede in questi casi, il giudice richiede il parere di un Consulente tecnico d'ufficio, un neuropsichiatra infantile di Roma, al fine di comprendere meglio la vicenda. Secondo lo psichiatra, la bambina va allontanata dalla madre. La (cosiddetta) perizia lascia perplessi:
“Nessuno [degli] attori della vicenda è mai stato ricoverato in un servizio psichiatrico, né abbiamo certificazioni ed esami che ci mostrino ed evidenzino uno stato di psicopatologia dell’uno o dell’altro. D’altro canto la situazione è fortemente patologica e si trascina da circa dodici anni, ci è quindi necessario definire cosa intendiamo per patologia al di fuori, o meglio, oltre la nosografia psichiatrica.”
Allo psichiatra, dunque, non risulta che queste persone soffrano di una qualche malattia psichiatrica assodata, e dunque decide d’inventarsela. Questo è sufficiente per allontanarla dalla madre e collocarla in un istituto, impedendole così d’inseguire il suo sogno.
Le dichiarazioni internazionali dei diritti del fanciullo impongono l’ascolto dei minori e promuovono la famiglia e gli affetti famigliari. Solo una scienza materialista e disumana, sorda agli appelli del cuore, può disporre la distruzione degli affetti.
Attualmente la ragazza si rifiuta di andare a Roma ed è chiusa in casa. Sussulta a ogni squillo del campanello, terrorizzata che la portino via con la forza. Non sta neppure andando a scuola perché il tribunale non le concede il nulla osta per studiare a Ferrara dove vive. Studia tramite Internet e con l’aiuto delle amiche e si allena come può. Ci rivolgiamo a voi come protettori dei valori civili, religiosi e umani che ci accomunano tutti. Ciò che si sta facendo a questa ragazza è disumano; vive come una reclusa.
Il Sindaco di Ferrara si è offerto di aiutarla e anche il Garante per l’infanzia dell’Emilia Romagna si sta interessando del problema. Di fronte a una sentenza del tribunale, però, possono fare poco e serve un vostro intervento per evitare provvedimenti ancor più drammatici come l’uso della forza come già ventilato dalla tutrice. Abbiamo anche paura di eventuali gesti drammatici se qualcuno decidesse di utilizzare metodi coercitivi per spezzare i sogni di questa ragazza.
Noi continueremo a combattere per difendere i sogni degli artisti dalla fredda mano di una scienza senz’anima come la psichiatria.
Ci auguriamo che ascolterà il nostro appello. Grazie.