Test psicopatologici tuttora vietati nelle scuole del Trentino
Trento - Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani desidera informare la cittadinanza che la Legge Provinciale n. 4 del 6 maggio 2008 "Disposizioni in materia di uso di sostanze psicotrope su bambini e adolescenti" rimane in vigore nonostante la recente impugnazione da parte del governo.
La somministrazione di test psicopatologi rimane quindi vietata nelle scuole del Trentino. Siamo soddisfatti della decisione della Provincia di costituirsi nel giudizio di legittimità affidando la difesa ad un legale per continuare la battaglia intrapresa per proteggere i bambini.
Il Senatore Cristano De Eccher, promotore della legge approvata dalla Provincia di Trento contro la somministrazione disinvolta di psicofarmaci ai bambini, ha commentato:
"Ritengo che l'impugnazione non abbia un valido fondamento giuridico e sia basata solamente su un contestabile fattore tecnico-giuridico. La mia posizione nel merito della legge rimane la stessa, tanto che solo 10 giorni fa ho redatto e presentato un progetto di legge analogo all'ufficio legislativo del PdL per la relativa presentazione al Senato nei prossimi giorni."
Nei giorni scorsi ben ventuno senatori, coordinati da Valerio Carrara (PdL), hanno presentato un'interrogazione urgente al ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto.
"Il Governo - ha dichiarato per l'occasione il senatore Carrara - ha promosso un ricorso sulla base di informazioni non genuine, contestando infatti che le Regioni non possano stabilire l'obbligo del consenso informato da far firmare ai genitori prima di somministrare psicofarmaci ai bambini, perché tale obbligo non sarebbe previsto sul piano nazionale e si creerebbe una difformità.
E tuttavia l'obbligo di consenso informato esiste eccome in Italia, da oltre un anno, ciò che fa perdere al ricorso totalmente di significato.
Le Regioni devono quindi poter deliberare, sia perché tecnicamente le leggi sono corrette, sia perché - soprattutto - è un sacrosanto diritto dei genitori scegliere le terapie più opportune per i propri figli ed essere completamente informati dal medico dei benefici, ma soprattutto dei rischi di queste discusse "terapie".
Anzi, non solo lodiamo queste prime Regioni coraggiose, ma invitiamo anche le altre a seguirne l'esempio."
Nel frattempo la battaglia del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani continua. Sabato 26 luglio il comitato ha raccolto centinaia di firme a favore di una proposta di legge simile presentata in Provincia di Bolzano dal Consigliere Provinciale Mauro Minniti contro la somministrazione indiscriminata di psicofarmaci ai bambini. Anche la gente dell'Alto Adige, come è già successo in Trentino e in molte altre occasioni, si è espressa chiaramente chiedendo a gran voce di proteggere i bambini dalle lobby psichiatriche e dalle case farmaceutiche.