Giorno della Memoria: Non dimenticare… Per un futuro migliore
Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, una onlus ‘legittimata ad agire’ dal Ministero per le Disabilità a favore delle persone disabili, ha tenuto a Milano un incontro per approfondire il clima culturale che favorì la Shoah. “Comprendere come questa tragedia sia stata possibile” dice Alberto Brugnettini, vicepresidente del CCDU onlus, “è indispensabile prevenire il ripetersi della storia”.
L’evento è stato ospitato nei locali della Chiesa di Scientology di Milano, ed è stato aperto da un messaggio di benvenuto di Nisha Rota, responsabile delle attività della Chiesa nel sociale, seguito dalla proiezione di due brevi video introduttivi.
La dottoressa Silvia Cutrera, attivista dei diritti umani attenta al tema della disabilità, ha ricordato come la macchina di sterminio nazista, che più tardi si scatenò contro la popolazione ebraica, fu prima collaudata su disabili fisici e mentali – visti come zavorre per la società le cui vite erano giudicate “non degne di essere vissute”. La vicenda dell’Aktion T4, a suo tempo ammessa dalla stessa società tedesca di psichiatria per bocca dell’allora presidente Frank Schneider, sono stati ricordati da Silvia Cutrera con dovizia di particolari: il nome deriva dall’indirizzo berlinese dell’edificio (sequestrato tempo prima a una famiglia ebrea) eletto a sede del programma di sterminio – Tiergartenstrasse n°4. Migliaia di disabili fisici e psichici vennero dapprima censiti, 1 e poi rastrellati, uccisi col gas e infine cremati.
Amal Ahmed, presidente dell’associazione EVA, molto attiva nella difesa dei diritti delle donne, ricordando la somiglianza tra cultura ebraica e araba per quanto riguarda le donne, ha parlato di violenza su donne e bambini auspicando che tutte le persone di buona volontà si diano da fare mettere la parola ‘fine’ a questi episodi.
Giorgio Pompa, dell’Associazione dalle Ande agli Appennini, ha illustrato un interessante parallelo storico tra i processi per stregoneria, gli stermini nazisti e gli abusi nel mondo della salute mentale. Senza voler azzardare paragoni sulla “quantità di orrore”, Pompa ha gettato una luce inaspettata su ciò che accomuna queste tre cosa apparentemente scorrelate. Il pregiudizio che qualcuno (strega, disabile, ebreo o malato mentale) sia in un certo senso meno umano – un essere di serie B – rende possibile un distacco emotivo che permette ai funzionari (inquisitori, nazisti o psichiatri) di eseguire i loro compiti senza provare rimorso o empatia.
In conclusione, il vicepresidente del CCDU ha ricordato l’importanza della memoria:
“Liliana Segre ha espresso il timore che la Giornata della Memoria possa lentamente ridursi fino a svanire: è invece importante che la memoria resti – non come esercizio fine a se stesso ma come strumento da usare per impedire il ripetersi della storia: riconoscere l’insorgere di pregiudizi per prevenire futuri orrori.”
L’evento è stato seguito da un pubblico interessato e sarà presto disponibile sui canali social del CCDU.
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