Esistenze negate: l'uso dell'amministrazione di sostegno per imporre l'internamento
Ieri pomeriggio il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani e l’Associazione Radicale Diritti alla Follia hanno tenuto un webinar dal titolo “esistenze negate - L'uso dell'amministrazione di sostegno per imporre l'internamento. Riflessioni e proposte a margine del 'caso Gilardi'".
La discussione è stata introdotta da Nina Palmieri, giornalista delle Iene che si è occupata a lungo della vicenda del Professor Carlo Gilarldi il quale, secondo l’evidenza raccolta e documentata nei suoi documentari, sembrerebbe rinchiuso controvoglia in una RSA lecchese per decisione del suo amministratore di sostegno. La “Iena” ha raccontato di non essersi mai trovata in vita sua davanti a un muro di gomma così impenetrabile, e ha confermato la sua determinazione a fare tutto il necessario per riportare a casa Carlo (come desidera essere chiamato).
Hanno partecipato tre amici di Carlo: un blogger che si è preso a cuore la sua storia e la sta diffondendo sul web, una sua vicina di casa e amica di famiglia e il suo badante, Brahim, che Carlo considera come un figlio. Tutti hanno descritto un uomo buono, generoso e desideroso di aiutare il prossimo, oltre che perfettamente lucido e in possesso della capacità d’intendere e volere.
Alcuni rappresentanti del mondo associativo e attivisti dei diritti umani hanno raccontato storie da far rizzare i capelli, che ricordano molto Marla Grayson, l’amministratore di sostegno interpretata da Rosamund Pike nel film “I care a lot”. Il caso di Carlo, insomma, non è che la punta dell’iceberg, balzato agli onori della cronaca grazie all’intervento delle Iene, ma niente affatto isolato: in Italia opererebbero tante figure simili alla protagonista del film, mosse da interesse economico o da un malinteso senso dell’aiuto.
E’ intervenuta l’Onorevole Veronica Giannone di Forza Italia, che ha riscontrato nel calvario di Carlo alcune inquietanti similitudini con i casi di minori strappati alle famiglie in seguito a perizie opinabili di alcuni addetti ai lavori, casi di cui lei si occupa in qualità di Segretario delle Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, ripromettendosi di fare il possibile, non solo per riportare a casa Carlo, ma anche per aiutare i tanti che soffrono come lui.
Gli avvocati Enrico Del Core e Michele Capano, dirigenti delle due associazioni promotrici del webinar, hanno evidenziato come l’attuale gestione dell’amministrazione di sostegno sia contraria alla Costituzione e alle raccomandazioni delle agenzie internazionali per i diritti umani. Capano ha indicato le linee guida di una campagna di riforma, denominata “Se la tutela diventa ragnatela”, mirata a riportare questo istituto nell’ambito della legalità. La proposta è basata su due capisaldi: l’introduzione di un assistente – ispirato al modello svedese dell’Ombudsman - che aiuti la persona assistita a fare ciò che vuole, anziché imporle ciò che non vuole, e il riconoscimento del diritto di difesa, assistita da legale, da parte del diretto interessato.