Un successo il corteo contro le false diagnosi nel campo della salute mentale
Torino: alle ore 10.30 di sabato 23 settembre, un corteo formato da quasi 2000 persone è partito dal Teatro Nuovo di Corso Massimo d'Azeglio nr. 17 - sede della mostra multimediale intitolata "PSICHIATRIA, UN VIAGGIO SENZA RITORNO" -.
Tutto il percorso si è svolto lungo Corso Massimo d'Azeglio, proseguendo per tutta Via Nizza e terminando infine in Corso Unità d'Italia davanti al museo dell'automobile sede di un congresso di psichiatria sulla schizofrenia.
Il corteo si è svolto in modo pacifico e ordinato offrendo molti momenti di colore con cori che inneggiavano la messa al bando delle pratiche psichiatriche sui bambini e dell'ingerenza dell'istituzione psichiatrica nelle scuole. Numerose persone si sono unite alla marcia e ai cori di protesta contro le false diagnosi psichiatriche effettuate ai danni di milioni di adulti e bambini in tutto il mondo e le percentuali gonfiate per propagandare le presunte malattie e le relative "cure".
Una marcia pacifica ma chiara quella organizzata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU). Esperti a livello internazionale, nel sito www.cchr.org, e anche nel sito www.ccdu.org riportano informazioni riguardanti una lunga lista di decessi causati da trattamenti mentali nella quale purtroppo da alcuni anni, si sono aggiunti anche molti bambini.
Al temine della marcia c'è stata una accesa discussione tra il vicepresidente del CCDU sig. Silvio De Fanti e lo psichiatra Carmine Munizza (presente al congresso) sull'esistenza di violazioni dei diritti umani sui bambini perpetrati dall'istituzione psichiatrica. Munizza ha laconicamente commentato la discussione e la protesta dei cittadini con la frase: "noi facciamo il nostro lavoro e voi fate il vostro..."