Premio Giorgio Antonucci 2015

Premio Giorgio Antonucci 2015

Il CCDU - Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus - è lieto di presentare il "Premio Giorgio Antonucci 2015" per i diritti umani. La serata avrà luogo sabato 5 dicembre alle ore 17:00 a Firenze, presso la Sala Vanni, in Piazza del Carmine 19.

Il CCDU ha creato questo premio per onorare chi si è particolarmente distinto per il proprio impegno contro i crimini psichiatrici. Giorgio Antonucci, che ha donato il suo nome al premio, ha lui stesso lavorato duramente, dedicando la propria vita a restituire dignità alle persone che erano state rinchiuse contro la propria volontà, e a impedire l'internamento di tante altre.

La consegna dei premi sarà intervallata con la musica dei maestri Anthony Sidney, Aldo D'Amico, e Ioria Agostini, con la proiezione dei video "Musicaterapia nella globalità dei linguaggi" della Professoressa Stefania Guerra Lisi e "Reparto 14" di Valentina Giovanardi nonché la presentazione del libro "Il viaggio nella follia" da parte dello stesso autore Riccardo Dri.

Giorgio Antonucci

Antonucci, medico e psicanalista, è nato a Lucca. Ha studiato medicina e chirurgia all'Università di Siena e ha iniziato a lavorare a Firenze come medico internista e consulente per problemi inerenti al disagio, dedicandosi poi alle questioni della psichiatria, per evitare i ricoveri e gli internamenti e impedire che storie di uomini e donne si trasformino in vicende psichiatriche. Collabora all'istituzione del primo laboratorio aperto per degenti, all'interno dell'Ospedale psichiatrico San Salvi di Firenze. Nel 1968, lavora a Cividale del Friuli, ponendo fine alla pratica degli internamenti in manicomio, sempre seguendo il criterio del rifiuto di ogni costrizione fisica e psichica e di critica al discorso psichiatrico. Nel 1969, lavora presso l'Ospedale psichiatrico di Gorizia, con Franco Basaglia. Dal 1970 al 1972, dirige il Centro d'igiene mentale di Reggio Emilia. Dal 1973 al 1996, lavora, prima al grande Istituto dell'Osservanza, poi organizza e dirige un reparto dell'Istituto Lolli, a Imola - che poi passò alla storia come il "Reparto Autogestito" - in cui smantella alcuni padiglioni di lungodegenti, elimina tutti gli strumenti di contenzione (comprese le serrature alle porte): i pazienti sono liberi di entrarvi e uscirne a piacere. Giorgio Antonucci ha dimostrato in modo definitivo la possibilità di un approccio umano al disagio mentale. Oggi prosegue la sua attività culturale e scientifica, ed è sempre in prima linea nella battaglia per la libertà e i diritti umani.

Il CCDU

Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) è una onlus finalizzata a investigare e denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti umani. Il CCDU è stato fondato in Italia nel 1979 ed è diventato una Onlus nel 2004. E' collegata ideologicamente al CCHR (Citizen Commission for Human Rights), un'organizzazione con sede a Los Angeles, fondata nel 1969 dalla Chiesa di Scientology e dal professor Thomas Szasz, professore emerito di psichiatria all'Università di Syracuse, Stato di New York e autore di fama internazionale. Riconosciuto da uno Speciale Rapporto della Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani come fautore di molte grandi riforme che tutelano le persone dagli abusi psichiatrici, il CCHR ha documentato migliaia di casi, i quali dimostrano che i farmaci psichiatrici e le brutali pratiche psichiatriche creano insanita e causano violenza.

I premiati

Giuseppe Garuti

Nasce a Reggio Emilia nel 1947. Intrapresa la professione d'infermiere, ebbe modo di lavorare a Gorizia con Basaglia e con Antonucci a Castelnuovo né Monti nell'Appennino Reggiano, contribuendo alla formazione di movimenti popolari di contestazione e di critica agli internamenti psichiatrici. Nel seguito, continua il proprio lavoro sul territorio fino al 2005, nell'ottica della salvaguardia dei diritti e dell'individualità della persona. Dal pensionamento, si dedica ad attività di volontariato sempre nell'ambito della salute mentale.

Maurizio

All'età di 2 anni Maurizio fu inspiegabilmente trasferito dall'orfanatrofio al manicomio per poi uscirne e rientrarvi di nuovo. Quando arrivò all'Autogestito fu subito chiaro che i suoi problemi erano stati creati dalle cosiddette cure psichiatriche. Maurizio infine ne uscì, trovò lavoro presso la ASL e si riprese la sua vita ma presto scoprì che lo stigma della malattia mentale e del manicomio continuavano a perseguitarlo per via dei diffusi pregiudizi. La sua vita è una lotta per la difesa del diritto.

Eugen Galasso

Altoatesino di origine, ma fiorentino di adozione, Galasso è un ricercatore universitario, pedagogista clinico e saggista; autore di libri anche di poesia e racconti. Collabora col "Centro di relazioni umane" di Bologna, gruppo impegnato nella demolizione dei pregiudizi psichiatrici.

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