Fiori e preghiere per la famiglia Ferraro di Sagliano Micca
Celebrazione organizzata dall’associazione “Siamo Innocenti”
CCDU: ricordiamo le vittime ancora in vita di questo olocausto degli affetti
Sagliano Micca (Biella) Nella giornata di ieri circa 20 persone si sono radunate ieri presso il cimitero di Sagliano Micca per ricordare la tragedia della famiglia Ferraro (madre, padre e due figli) suicidatisi nel giugno del 1996 durante il processo per presunta pedofilia.
L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “Siamo Innocenti” nome che ricorda il biglietto lasciato dalla famiglia sul vetro della loro auto prima del tragico evento. Dopo la commemorazione la messa in parrocchia celebrata da Don Renato Bertolla.
Assieme ad Ernesto Emanuele, Presidente dell'associazione «Famiglie Separate Cristiane» erano presenti l'assessore regionale Chiara Caucino e l'onorevole Cristina Patelli, lo scrittore Diego Siragusa (ex assessore al Comune di Biella e autore del libro "La botola sotto il letto" che racconta nei dettagli la vicenda), Andrea Carta, Presidente APEMS Onlus Novara, Gianluigi Matta e Roberto Rena, padri separati, una delegazione del CCDU e altri genitori e cittadini.
Renzo Vallino, volontario piemontese del CCDU presente alla commemorazione, ha commentato:
«Abbiamo voluto essere presenti a questa iniziativa perché quanto accaduto a Sagliano Micca è un esempio lampante dell’infiltrazione psichiatrica nelle istituzioni, fenomeno che il CCDU denuncia da oltre 40 anni. In Italia ci sono circa 40.000 bambini strappati alle famiglie e 500.000 bambini affidati ai Servizi Sociali, per un giro d'affari che secondo alcune stime al ribasso sfiora i cinque miliardi di euro. Senza contare i bambini che non possono ricevere l'affetto e l'amore di uno dei due genitori.
Alcuni psichiatri e psicologi erano riusciti a convincere i responsabili dei servizi sociali che l’abuso sessuale su bambini da parte dei loro genitori fosse un fenomeno di portata così grave e diffuso da richiedere misure eccezionali. Le intercettazioni diffuse a suo tempo dai media a proposito del caso Bibbiano, evidenziano come, a sostegno di questa narrativa, gli imputati avrebbero fatto uso di EMDR (Eye Movement Desentisization and Reprocessing – Desensibilizzazione e Rielaborazione tramite Movimenti Oculari) - una tecnica psichiatrica vagamente imparentata con l’ipnosi, per instillare falsi ricordi nella mente dei bambini.
Nel libro La Filiera Psichiatrica in Italia – Da Basaglia a Bibbiano e fino al tempo del Coronavirus della Professoressa Vincenza Palmieri è illustrato magistralmente come questo sia potuto accadere:
“Ma come ha potuto incrementare il sistema Bibbiano in tutta Italia? Come, il sistema "Foti e colleghi", ha potuto rappresentare la cultura e la filosofia all'interno di tanti, tutti i Servizi Territoriali o di buona parte di essi? Come mai si è incardinato nel sistema dei Servizi alla Persona e dei Servizi alla Famiglia l'idea di andare alla ricerca, ovunque, di un abuso sessuale o di un maltrattamento da sex offender che il bambino poteva aver subito? Sempre e solo all'interno della sua famiglia? […] È stato fatto credere che gli abusi sessuali sui bambini fossero una costante da ricercare con un accanimento investigativo senza pari che il fenomeno fosse così sommerso da aver bisogno di convincenti e suadenti operatrici che, in tanto scavare, stavano abusando nell'ascolto a loro volta. Sono state diffuse, con vigore, tante buone ragioni "per allontanare", anche attraverso tour in tutta Italia: eventi affollatissimi dove veniva fatta passare, più che la miglior prassi per accudire ed accompagnare le fragilità, la cultura della bellezza dell’allontanamento e come questo rispondesse ad un “bisogno di giustizia per bambini Indifesi contro l'orco cattivo presente solo in casa-e al dettato dei Diritti Umani, dei Diritti dei Bambini e dei bambini stessi”. L'allontanamento come best practices, giustizia e diritti dei bambini: un’ideologia serpeggiante subdola, accuratamente infiltratasi e fatta accomodare, per loschi interessi, nei luoghi altrimenti deputati a tutt'altro proprio laddove invece ci si doveva occupare di Diritto di Famiglia.”
Questi bambini sono orfani di genitori ancora in vita e dobbiamo spezzare questo olocausto degli affetti».