La Società Spagnola di Psichiatria perde anche il ricorso alla Corte Suprema
La Corte Suprema spagnola approva la critica della Chiesa di Scientology contro la psichiatria spagnola: la libertà d’espressione prevale sul diritto all’onore
La Società Spagnola di Psichiatria (SEP) deve sopportare le critiche della Chiesa di Scientology spagnola e delle sue entità affiliate, la Citizens Commission on Human Rights (CCHR) e la Comisión Ciudadana de Derechos Humanos de España (CCDH), e deve cercare nuovi modi per difendere la propria reputazione senza ricorrere alla censura delle opinioni contrarie.
La sentenza arriva dopo un lungo iter giudiziario in cui la SEP ha cercato di tutelare la propria reputazione e quella dei suoi membri dalle accuse mosse da queste due organizzazioni e, essendo stata prodotta dalla sessione plenaria, diventa direttamente giurisprudenza della Camera.
Contesto e richieste della società spagnola di psichiatria
La SEP aveva intentato una causa di tutela del diritto all'onore contro il CCHR e il CCDH affermando che le pubblicazioni e i materiali diffusi da queste organizzazioni sui loro siti web contenevano dichiarazioni diffamatorie come per esempio il descrivere gli psichiatri come "psicopatici", "criminali", "delinquenti sessuali" e "trafficanti di droga" e, addirittura, articolando affermazioni come "La psichiatria è probabilmente la forza più distruttiva che ha colpito la società negli ultimi 60 anni" o "La psichiatria funge da macchina di controllo sociale che a volte diventa un agente di vendetta sociale e politica, tra le altre."
Il Tribunale di primo grado dava ragione alla SEP, ordinando agli imputati di cessare la diffusione di tali contenuti e di rimuovere le pubblicazioni lesive del diritto all'onore degli psichiatri. Il CCHR fece ricorso, ottenendo il ribaltamento della sentenza sicché la SEP, a sua volta, si appellò alla Corte Suprema.
La Corte Suprema, nella sentenza numero 960/2024 del 9 luglio 2024, ha confermato la decisione della Corte di Appello respingendo la richiesta della SEP e ponendo l'accento sulla tutela della libertà di espressione.
Secondo i giudici supremi, le critiche al CCHR e al CCDH, sebbene dure e veementi, rientrano nel diritto alla libertà di espressione, soprattutto quando si tratta di opinioni su una questione di interesse pubblico come la psichiatria e la sua pratica.
La sentenza sottolinea come l’equilibrio tra il diritto all’onore e la libertà di espressione debba essere raggiunto considerando la funzione della libertà di espressione in una società democratica. Le dichiarazioni del CCHR e del CCDH contribuiscono al dibattito pubblico sulla psichiatria e sulle sue pratiche, e per questo devono essere protette e garantite.
"Le dichiarazioni del CCDH e del CCHR costituiscono effettivamente un danno all'onore degli psichiatri … ma in questo contesto prevale la tutela della libertà di espressione.”
La libertà di espressione va tutelata
La sentenza della Corte Suprema non solo sottolinea i limiti e le responsabilità del diritto all’onore, indicando che non tutte le critiche, per quanto dure, ne costituiscono una violazione, ma ribadisce l'importanza della libertà di espressione nell'ambito dei dibattiti di interesse pubblico, anche quando le critiche possono risultare offensive per determinati enti o professionisti, soprattutto su argomenti delicati come la psichiatria.
La Società Spagnola di Psichiatria da parte sua, deve adattarsi a questo contesto giuridico e cercare nuovi modi per difendere la propria reputazione senza ricorrere alla censura delle opinioni contrarie.