Una mostra denuncia le violazioni dei Diritti Umani perpretati dalla psichiatria
Nei giorni 23-24-25 Giugno presso il Teatro Sociale a Mantova, dalle ore 10 alle ore 23, avrà luogo la prima mostra internazionale sulla psichiatria organizzata dal Comitato dei Cittadini per i diritti Umani.
La mostra, che ha già toccato più di 25 città italiane, fra le quali Roma, Torino, Verona, Milano Firenze, Catania e Cagliari, consiste in una rassegna illustrata di documenti, in pratica una sorta di denuncia visiva di quello che la psichiatria ha commesso in nome della ricerca, dai bagni freddi all'elettroshock, dalle contenzioni alla psicochirurgia, fino ad arrivare all'eccessiva e inopportuna prescrizione di psicofarmaci ai bambini.
L'esposizione è una raccolta fotografica che illustra e documenta ogni pratica psichiatrica usata, dal 1700 ai giorni nostri dalla sedia girevole sulla quale il malato di mente veniva legato e fatto roteare fino a sanguinare, alle pratiche utilizzate dai nazisti, all'apartheid, all'elettroshock per arrivare a 'disturbi' come quello dell'Adhd, sindrome da deficit di attenzione e iperattivita'.
Lo scopo della mostra è quello di accrescere la consapevolezza dei cittadini sulle violazioni dei diritti umani nel campo della salute mentale. Mentre infatti la psichiatria pubblicizza un'epidemia mondiale di disturbi mentali, sollecitando lo stanziamento di urgenti finanziamenti, nessuno sembra chiedersi quali siano stati i risultati dei trattamenti psichiatrici. La domanda è: come mai c'è stato negli ultimi decenni un aumento esponenziale delle patologie mentali?