Tavola Rotonda sul Trattamento sanitario Obbligatorio
Interviene l’avv. Michele Capano dei Radicali Italiani
Torino - la mostra multimediale "Dalla contenzione alla sedazione – storia di errori e orrori psichiatrici: dalle origini all’attualità” del Citizens Commission on Human Rights (CCHR) presente a Torino dal 18 al 29 Aprile 2018 nel suggestivo Salone Bianco del Palazzo della Luce di via Bertola 40, ospiterà il giorno Venerdì 20 aprile dalle ore 9,30 alle ore 13,00, una Tavola Rotonda sul Trattamento Sanitario Obbligatorio, moderata dall’avv. Piero d’Ettore del Foro di Torino, a cui toccherà il compito di presentare e moderare gli interventi dei relatori che ne prenderanno parte:
- Dott.ssa Maria G. Balice Docente universitario del SSN, infermieristica e ECM
- Roberto Cestari, medico, Presidente CCDU Italia
- Michele Capano Avvocato penalista, Foro di Salerno, Tesoriere del Movimento dei Radicali Italiani
- Giuseppe Lorini Psichiatra
- Gianluca Vignale Consigliere Regionale Piemonte
- Silvio Magliano Consigliere Comunale e Metropolitano di Torino
Il tema del TSO è attuale più che mai ed una regolamentazione della sua applicazione ai sensi della Legge Basaglia promulgata 40 anni fa’, è diventata una necessità, come i fatti di cronaca, anche recente, continuano a dimostrare.
L’edizione 2018 della Mostra Multimediale si arricchisce di nuovi contenuti multimediali interamente dedicati al Trattamento Sanitario Obbligatorio, con una nuova ampia sezione di approfondimento sulla procedura del TSO, la normativa di riferimento, la sua storia e evoluzione nel corso degli anni, fino agli abusi narrati nei recenti fatti di cronaca e le proposte per una sanità migliore, nel rispetto della dignità umana.
Il TSO, come previsto dalla legge, dovrebbe essere l’extrema ratio: l’ultima estrema risorsa da sfruttare quando qualsiasi altro tentativo abbia fallito.
Tralasciando periodi antecedenti, secondo i dati ufficiali Istat, nel 2006 abbiamo avuto circa 9.000 casi di TSO.
Nel 2010 i ricoveri per TSO sono stati in totale 10.675.
Dall’inizio del secolo i TSO sono annualmente oscillati tra gli 8.000 e gli 11.000 casi, mentre nel 2016 i TSO dichiarati in Italia sono stati circa 8.000:
questo vuol dire che ogni giorno dell’anno in Italia vi sono mediamente 22 casi di cittadini il cui unico modo per gestire i loro problemi è attraverso degradanti costrizioni fisiche e farmacologiche.
Tutto ciò significa anche che ad oggi, nel 2018, il numero di cittadini ricoverati in TSO dal 2010 ha superato di molto il numero dei detenuti reclusi nelle prigioni italiane (45.000).
Il dott. Roberto Elia Medico e Presidente del CCDU Onlus afferma che:
“A nostro avviso si evidenziano i seguenti gravi limiti delle attuali procedure e pratiche relative al TSO con conseguenze inaccettabili e inconciliabili con la salvaguardia dei diritti umani, per rendere funzionale e realmente al servizio del cittadino, devono essere sciolti i seguenti nodi:
- l’eventuale difesa del cittadino sottoposto a TSO può avvenire solo dopo che questo è già stato fatto e ogni danno possibile è già avvenuto (ciò viola irrimediabilmente il principio del diritto alla difesa);
- in caso di effettiva urgenza d’intervento la procedura attuale risulta impraticabile o eccessivamente lenta;
- restano zone d’ombra relative ad aspetti specifici, quali il diritto di comunicare e la chiusura a chiave dei reparti (maggiori cautele dovrebbero essere adottate in merito alla contenzione fisica e non vi sono sanzioni specifiche per chi commetta eventuali abusi).”