Resterà a casa il bambino fuggito dalla comunità
Si sta risolvendo positivamente la vicenda del bambino della Val Trompia fuggito dalla comunità, caso risolto - manifestazione annullata.
Brescia. Il bambino di Lumezzane, che recentemente era scappato per la quarta volta dalla comunità, (vedi: Bambino scappa dalla comunità: manifesteremo) potrà restare a casa. Nel corso dell’ultima udienza il giudice onorario ha comunicato al padre che con l’aiuto dei servizi sociali e di un educatore, il ragazzo resterà a casa della mamma, dove ha sempre detto di voler rimanere.
Alcuni giorni fa, in seguito alla quarta fuga del ragazzo, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani aveva annunciato una manifestazione davanti al Comune di Lumezzane per chiedere al Sindaco di intervenire concretamente a tutela di un ragazzo, garantendogli il diritto di essere ascoltano e di poter esprimere la ragioni per cui preferisce stare in famiglia. In seguito, secondo quanto riferito dalla mamma, sarebbero state rivolte velate minacce di farlo rinchiudere in una comunità più lontana e contenitiva, dalla quale non si possa scappare. La decisione del giudice ha finalmente posto fine all'Odissea del ragazzo.
Silvio De Fanti, Vicepresidente del CCDU, assicura però che il Comitato continuerà a vigilare e combattere fino a che “Il tribunale dei minori non verrà sganciato dall’influenza di psichiatri, psicologi e operatori, indottrinati sul modello biologico della mente e incapaci di usare buon senso e umanità, e i giudici minorili non si saranno riappropriati del loro ruolo di periti dei periti.”
Invitiamo i cittadini e le famiglie della zona a contattarci per denunciare qualsiasi situazione simile e/o abuso o maltrattamento psicologico da parte di psicologi e psichiatri ai danni della loro famiglia e/o dei loro figli, affinché se ci sono delle ingiustizie e dei torti possano essere riparati.