Lo psicofarmaco col grande fratello
L'agenzia statunitense di farmacovigilanza FDA ha approvato la prima pillola digitale che verifica l'effettiva assunzione del farmaco da parte del paziente. Il farmaco in questione è ABILIFY, un antipsicotico usato per il cosiddetto trattamento di schizofrenia e disturbo bipolare.
La nuova pillola, chiamata Abilify MyCite, contiene un minuscolo sensore digeribile (ha le dimensioni di un granello di sabbia) che, una volta venuto a contatto con i succhi gastrici, attraversa il corpo in maniera naturale e trasmette un segnale a un apposito cerotto che il paziente deve indossare sul petto. Il cerotto invia i dati allo smart phone del paziente che, con una specifica app, può autorizzare la ritrasmissione dei dati a un familiare o al medico. Il paziente può disattivare l'app o decidere a chi dare (o revocare) l'accesso ai dati.
Abiliy appartiene alla famiglia dei neurolettici, o antipsicotici - i farmaci più potenti dell'intero arsenale psichiatrico, noti anche come 'camicie di forza chimiche'. Normalmente non dovrebbero essere assunti per più di tre settimane, ma questo limite viene spesso superato. L'assunzione prolungata produce di solito danni irreversibili. Quando osserviamo qualcuno ritenuto matto, e notiamo quell'espressione vuota e inebetita, la lingua in fuori, i chili di troppo e la mancanza di qualche dente, non stiamo osservando i sintomi della sua cosiddetta malattia: stiamo osservando ciò che questi farmaci fanno alle persone.
Per un elenco degli effetti collaterali di questi farmaci, e degli avvisi pubblicati da diverse agenzie internazionali, vedere la sezione effetti collaterali antipsicotici.
Fonte: https://www.theverge.com/2017/11/14/16648166/fda-digital-pill-abilify-otsuka-proteus