Premio Giorgio Antonucci 2021
Onorati a Firenze i Diritti Umani con il “Premio Giorgio Antonucci"
L'edizione 2021 del "Premio Giorgio Antonucci" per onorare coloro che si sono distinti con il proprio lavoro e impegno a difesa dei diritti umani nel campo della salute mentale si è tenuta domenica 21 novembre dalle ore 15.30 a Firenze presso l'Auditorium al Duomo, via de' Cerretani 54r.
Hanno portato i loro saluti alcuni rappresentanti delle istituzioni fiorentine: la Signora Serena Perini Presidente del Quartiere 3 del Comune di Firenze, Federico Bussolin, capogruppo Lega Salvini in Consiglio Comunale e Alessandro Draghi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale. Erano presenti anche rappresentanti dell'AVIS di Firenze e di Amnesty International gruppo di Firenze
I premiati del 2021 sono stati il Prof. Alessandro Negroni, la Dott.ssa Eleonora Alecci, il Dott. Juan Carlos Cea Madrid, la Dott.ssa Cristina Paderi, e l’Avv. Michele Capano per l'impegno nella diffusione del rispetto dei diritti della persona attraverso il loro lavoro.
La serata si è aperta con il Balletto della Associazione Dilettantistica Area Danza: le allieve si sono esibite in una toccante rappresentazione davanti ad una sala alla massima capienza consentita di persone, dove erano presenti insegnanti, educatori, artisti e musicisti. L’arte ha avuto un ruolo da protagonista per tutta la serata: si sono esibiti il cantautore Fulvio Vasarri, la cantante Laura Mileto, il musicista e cantante Gianluca Baroncelli e lo scrittore Massimo Bartalucci, in una sentita o coinvolgente interpretazione di una poesia dello stesso dott. Antonucci “Dedicata a Lionello Mannelli” accompagnato dalla splendida voce del sax di Gianluca Baroncelli
Il "Premio Giorgio Antonucci" è organizzato dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, una onlus finalizzata ad investigare e denunciare le violazioni psichiatriche dei diritti umani nel campo della salute mentale. Fino al 2017, anno della scomparsa di Giorgio Antonucci, era lo stesso dott. Antonucci che selezionava i premiati, scegliendo coloro che si erano distinti per la tutela dei diritti umani nel campo della salute mentale. Dal 2017 è il CCDU che, in collaborazione con Noris Orlandi Antonucci, e il Centro di Relazioni Umane, porta avanti la tradizione del premio scegliendo, come avrebbe fatto lo stesso Giorgio, persone, che grazie alla propria attività, lottano significativamente per la difesa dei diritti e della dignità umana rendendosi meritevoli di questo alto riconoscimento.
Giorgio Antonucci, medico, dopo aver lavorato a Firenze come medico internista e come consulente di problemi psicologici ha cominciato a dedicarsi ai problemi della psichiatria cercando di evitare i ricoveri e gli internamenti e cercando di impedire la trasformazione di storie umane in vicende psichiatriche. Ha lavorato al fianco di Basaglianegli anni '70 a Gorizia, all'ospedale psichiatrico dell'Osservanza di Imola e in seguito è stato primario del reparto Autogestito Lolli fino al 1996. Nei manicomi in cui ha lavorato ha eliminato qualsiasi forma di trattamento violento o coercitivo, costruendo alternative per i degenti.
Oggi, attraverso il premio istituito dal dott. Antonucci, il CCDU prosegue la sua attività culturale in difesa dei diritti umani, e continua a diffondere la cultura del rispetto e della libertà delle persone sottoposte a trattamento psichiatrico, anche attraverso eventi come questo.
La serata ha rappresentato anche un momento d’incontro tra vari gruppi e individui accomunati dal desiderio di diffondere il più possibile la buona pratica di Antonucci. Così il dott. Juan Carlos Cea Madrid ha ricordato l’impatto positivo che le idee di Antonucci stanno producendo in Cile, e auspicato che altri suoi libri vengano tradotti in spagnolo al più presto, la dottoressa D’Oronzo ha illustrato un nuovo sito web (giorgioantonucci.org), da lei curato e riempito con una mole enorme di documenti inediti, e l’avvocato Capano, dell’Associazione Radicale Diritti alla Follia, ha illustrato la proposta di riforma del Trattamento Sanitario Obbligatorio elaborata dal Comitato Legittima Difesa, ricordando come lo stesso Antonucci, nel corso di un convegno tuttora disponibile negli archivi online di Radio Radicale, avesse contribuito a definirne la prima bozza. Giorgio Antonucci ha dimostrato, nella pratica, che è possibile un approccio al disagio mentale che sia rispettoso della persona e dei diritti umani, e tutti i presenti si sono impegnati a diffondere questa pratica perché diventi il nuovo standard aureo.