Opinioni o fatti?
Si usa dire leggere tra le righe e noi leggiamo attraverso i fatti: il recente caso del 16 enne Jeff Weise, autore della strage della Red Lake High School in Minnesota, stava seguendo un trattamento antidepressivo quando ha ucciso suo nonno e la sua compagna, prima di recarsi a scuola a sparare ai suoi compagni e suicidarsi è l'ultimo di una lunga lista.
Come dimenticare il caso della Colombine High School nel Colorado, dove un diciottenne e diciassettenne che seguivano programmi psicologici e assumevano psicofarmaci, uccisero 12 studenti e l'insegnante e ferendone altri 23; un altro quindicenne che stava assumendo uno stimolante e aveva seguito programmi psicologici sparò ai genitori uccidendoli e si recò alla sua scuola dove uccise altre 2 persone e ne ferì 22, ed altri ancora.
Il comune denominatore che salta all'occhio è la diagnosi, ragazzo in cura, e le prescrizioni di farmaci pericolosi che hanno tra gli effetti collaterali il suicidio.
Ancora una volta gli USA fanno "scuola", prima hanno iniziato a lanciare campagne di screening psichiatrici rilevando assurde percentuali di disturbi mentali nei giovani e poi le stragi.
La psichiatria fa leva in Italia sul fatto che tali sistemi psichiatrici siano provati e studiati da diversi anni in USA e così ecco anche da noi sono iniziati gli screening nelle scuole e le prime dichiarazioni di presunti disturbi mentali fra i bambini e gli adolescenti: 15 - 17% dei ragazzi sarebbero affetti da depressione; o l'1% dei bambini presenta una disabilità mentale sin dalla nascita e dalle elementari aumenterebbe al 4%. Questi sono solo alcuni degli innumerevoli dati statistici provenienti dalla psichiatria e apparsi sui mezzi di informazione.
Come annunciato da fonti autorevoli, l'Istituto di Ricerche Mario Negri e l'Istituto di ricerche di Bologna, anche nel nostro Paese, sono già state raggiunte notevoli prescrizioni di antidepressivi nella popolazione giovane, almeno 22.000 tra bambini e adolescenti sono in terapia con psicofarmaci del tipo SSRI.
Dobbiamo aspettare che si verifichino anche qui in Italia delle stragi del tipo di quelle americane?
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani da anni denuncia questa situazione e non smetterà mai finché la tutela dei bambini e degli adolescenti non sia un fatto.