Nasce ALIBES, l'Alleanza per la LIbertà di Scelta e il Bene-Essere psicoSociale
Si è costituita un'Alleanza tra numerose realtà organizzate, operanti in àmbito nazionale e locale, per l'avvio di un’azione comune tra quanti intendono proporre un cambio di paradigma a livello normativo, amministrativo e delle prassi operative concernenti le persone che vivono un disagio psicosociale, comunemente designate come “matti”, e coloro che agli stessi sono spesso assimilati sul piano dello stigma sociale e della privazione di ogni diritto, assumendo a pretesto la loro più o meno presunta incapacità di decidere per sé stessi.
"Nell’àmbito delle attività pubbliche rivolte a persone con disabilità psicosociali o a rischio di discriminazione in ragione della propria vulnerabilità”, dichiarano i promotori e le promotrici “ci troviamo di fronte a fenomeni di sistematica lesione dei diritti fondamentali della persona ed al persistere del modello medico di disabilità nonostante esso sia stato superato dal modello bio-psico-sociale introdotto in campo scientifico dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con l’ICF (Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute), ed in campo giuridico dalle Nazioni Unite, con la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD).
La legge 3 marzo 2009, n. 18, con cui il Parlamento Italiano ha autorizzato la ratifica della Convenzione, sottoscritta dal nostro Paese il 30 marzo 2007, è tutt’ora inattuata.
La possibilità che la rivoluzione copernicana dettata dalla CRPD possa compiersi, come da ultimo ha ricordato il Comitato preposto al monitoraggio dell’attuazione della stessa rivolgendosi all’Italia, sono legate a una vera e propria alfabetizzazione degli operatori e delle operatrici della cosiddetta “salute mentale” operanti negli ambiti sociale, sanitario, giudiziario, amministrativo, ed in collaborazione con le famiglie, ciò affinché la loro stessa attività sia improntata al riconoscimento e al rispetto dei diritti umani di ciascun individuo.
ALIBES, richiamando le Istituzioni ed i servizi operanti in questo campo alla conoscenza ed al rispetto dei principi della CRP, ritiene fondamentale che vengano introdotti specifici vincoli che pongano fine all’arbitrio sperimentato dalle persone e dalle famiglie nell’incontro coi servizi, e che si creino le condizioni utili e necessarie per garantire a tutti i cittadini e a tutte le cittadine il diritto di far valere le proprie ragioni a fronte di interventi sanitari coercitivi, perché nessuno e nessuna possa esservi sottoposto.
Occorre, in estrema sintesi, che la condizione di “disagio” non possa più essere utilizzata come il “biglietto d’ingresso per una terra di nessuno” ove le più sacre prerogative dell’individuo, all’interno di uno Stato di diritto, sono cancellate".
"Per un verso rileviamo con preoccupazione”, aggiungono le associazioni promotrici “come siano state letteralmente ignorate dall’Italia le raccomandazioni del Comitato ONU CRPD, che nell’ agosto 2016 segnalava al nostro Paese le urgenti riforme funzionali ad allineare la normativa e le prassi italiane ai diritti riconosciuti alle persone con disabilità psicosociale dalla Convenzione stessa. In particolare, il Comitato ha chiesto all’Italia di abolire l’interdizione e l’inabilitazione, e di riformare l’amministrazione di sostegno, affinché essa non possa più essere impropriamente intesa come regime decisionale sostitutivo della persona beneficiaria, ma si configuri come un supporto all’espressione delle volontà della persona stessa, e come uno strumento funzionale alla sua autodeterminazione; va inoltre rivista la disciplina del trattamento sanitario obbligatorio (in accordo anche alle ripetute, da ormai vent’anni, raccomandazioni del Comitato di Prevenzione della Tortura - CPT), e quella delle misure di sicurezza per le persone non imputabili (le REMS e l’eterna libertà vigilata).
Per altro verso constatiamo che il dibattito pubblico attorno ai temi della “salute mentale” si muove nella direzione di un ulteriore aggravamento di tale stato di clamorosa illegalità internazionale dello Stato italiano. L’azione pubblica in tema di “salute mentale” e la quotidiana operatività dei Dipartimenti di Salute Mentale sono carenti in quanto:
- ignorano le recenti “Linee guida sulla deistituzionalizzazione” del Comitato ONU CRPD;
- non consentono che alcun ruolo effettivo (culturalmente e pubblicamente riconosciuto) sia svolto da utenti ed ex utenti (del cui apporto ci si avvale in molte esperienze all’estero);
- non concedono alcuno spazio ad esperienze sociali che in altri Paesi hanno dato ottima prova di efficacia (qui in gran parte o del tutto ignorate);
- “schiacciano” la libertà terapeutica dei medici costringendoli a “condotte professionali difensive”, minando in radice ogni possibile alleanza con gli utenti;
- sono costruite senza alcuna consapevolezza della centralità del destinatario e della destinataria del servizio nella gestione delle risorse messe in campo, apparentemente, a suo beneficio".
"Non è rinviabile", concludono i promotori e le promotrici del progetto “una serena ed equilibrata, ma decisa, rivalutazione critica delle evidenze relative al rapporto tra benefici e rischi nella somministrazione, soprattutto a lungo termine, delle principali classi di psicofarmaci, valorizzando tutte le evidenze disponibili sui percorsi di deprescrizione (considerati i costi economici e sociali delle terapie farmacologiche a lungo termine e delle disabilità fisiche e funzionali che ne possono derivare)”.
Aderiscono:
- Associazione Michele Baù - Angeli con le ali
- Associazione Radicale Diritti alla Follia
- Associazione Diritti senza Barriere
- Associazione AMA Linea di Sconfine
- Movimento Psicospirituale
- Associazione AITSAM Venezia
- Associazione Code per Curiosi
- Associazione i Colori del Mondo
- Associazione Keep on
- Associazione Professione in Famiglia
- Associazione Spazio Disponibile
- Associazione superstiti e vittime della psichiatria
- Associazione UHRTA
- Centro di Relazioni Umane
- Centro Informare un'H
- Centro per l'alternativa alla psichiatria Francesco Lorusso
- Centro Poiesis
- Circolo Chico Mendez
- Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani
- Cooperativa Amabil...mente
- Cooperativa Incontrocorrente
- ENIL Italia
- ENIL Lombardia
- Istituto Sales
- Mad in Italy portale di informazione scientifica
- Poiesisolidale
Per informazioni e adesioni infoalibes@gmail.com