Lettera aperta - la pillola del suicidio ai bambini down?
Vogliono sperimentare l'uso di antidepressivi – noti per i loro effetti collaterali devastanti, tra cui l'insorgenza di idee e atti suicidi - su bambini affetti da sindrome di Down.
Abbiamo mandato una lettera di protesta alle autorità competenti.
Se non sei d'accordo, fai sentire la tua voce: scarica la lettera e spediscila anche tu!
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Egregio Ministro della Salute
On. Beatrice Lorenzin
Viale Giorgio Ribotta 5
00144 Roma
segreteriaministro@sanita.it
C/C:
Presidente della Regione Campania
Dott. Vincenzo De Luca
seg.presidente@regione.campania.it
Direzione Generale per la Tutela della salute
e il Coordinamento del Sistema Sanitario regionale
Dott. Mario Vasco
m.vasco@regione.campania.it
Oggetto: Lettera aperta - la pillola del suicidio ai bambini down?
Egregio signor Ministro,
Il nostro Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus ha appreso recentemente della notizia sollevata dalla Prof.ssa Vincenza Palmieri sulla rivista Cronaca Sociale e divulgata sui media locali e nazionali della prossima sperimentazione del Prozac (fluoxetina) per la sindrome di Down.
Secondo i quotidiani, a suggerire la possibilità che la fluoxetina possa avere un effetto sulla sindrome è stato uno studio italiano su topi da laboratorio , pubblicato nel 2014 dalla rivista Brain. Secondo la dott.ssa Renata Bartesaghi, docente del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell'università di Bologna, la dimostrazione che il Prozac possa funzionare anche sugli uomini è però ancora lontana: «Non è detto che nell’uomo l’effetto sia lo stesso, e fino alla dimostrazione non si possono illudere le famiglie. Stiamo per iniziare a Napoli un test su bambini tra i 5 e i 10 anni, che riceveranno la dose di Prozac permessa a questa età, e speriamo di avere delle prime indicazioni». L’esperimento italiano, prosegue la dottoressa Bartesaghi «è un approccio che suscita un po’ di perplessità, anche perché le dosi utilizzate saranno molto più alte ».
Sui social la notizia si sta diffondendo a macchia d’olio raccogliendo le reazioni sdegnate di varie associazioni, istituti scientifici, e altri, ma soprattutto di genitori e cittadini. Secondo il dott. Roberto Cestari, medico e Presidente dello scrivente comitato: “La sindrome di Down è una anomalia genetica del cromosoma 21. Non esiste alcuna possibilità per la scienza medica attuale di intervenire a livello genetico e riportare alla normalità l’intero corredo genetico, tantomeno, ovviamente, con la fluoxetina. Si tratta pertanto di un intervento sperimentale atto casomai alla modificazione del comportamento. Percorrendo questa strada apriamo il campo a ogni possibile sperimentazione sugli esseri umani, con tutte le conseguenze possibili a breve e lungo termine. Una volta aperta questa porta sarà molto difficile richiuderla. È un terreno estremamente pericoloso dove scienza ed etica si scontrano; un terreno che ha richiesto in passato il Codice di Norimberga e la Dichiarazione di Helsinki. La strada per violarli è quella dei piccoli passi… si inizia con qualcosa che da alcuni potrebbe anche essere accettato…”.
Desidero dunque manifestarle la mia e nostra preoccupazione, anche in considerazione dei numerosi dati disponibili in letteratura che dimostrano un legame tra uso di antidepressivi SSRI e suicidio, e varie controindicazioni all’uso in gravidanza.
Sinceramente,
Silvio De Fanti
Vicepresidente del Comitato dei Cittadini per i diritti Umani Onlus
Riferimenti
Fra gli oltre 17 avvisi pubblicati da varie agenzie di farmacovigilanza nel mondo segnaliamo:
- 14/12/2011: La FDA dirama un comunicato avvertendo di potenziali rischi cardiaci e polmonari associati all’uso di fluoxetina in gravidanza
- 01/04/2011: La FDA dirama un comunicato avvertendo di rischi associati all’assunzione di fluoxetina nei primi tre mesi di vita. Nello stesso comunicato, s’invitano i produttori a includere i seguenti rischi collaterali: disturbi dell’equilibrio, sanguinamento ginecologico, ipotensione, ecc.”
- Settembre 2010: MedSfe (Nuova Zelanda) avvisa di potenziali rischi per i nascituri in conseguenza dell’assunzione di Prozac in gravidanza, incluso il rischio di parto prematuro e sintomi di astinenza nel nascituro
- 01/03/2010: L’agenzia britannica di farmacovigilanza ribadisce il rischio di difetti cardiaci di nascita dovuti all’assunzione di Prozac nei primi tre mesi di gravidanza
- 2008 - Europa: la Pharamacovigilance Working Party (partner autorizzato dalla UE) denuncia i rischi di suicidio associati all’uso di antidepressivi SSRI
- 02/05/2007: Avviso FDA: rischio di suicidio associato all’uso di antidepressivi SSRI
- 19/08/2005: La Commissione della Comunità Europea riconosce il rischio di suicidio
- http://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/01/16/news/prozac_ai_bambini_contro_la_sindrome_di_down_al_via_test_a_napoli-131382787/
- http://www.corriere.it/salute/pediatria/16_gennaio_16/prozac-contro-sindrome-down-via-test-usa-italia-c15a834a-bc4a-11e5-b206-2a6e9b3d9bfb.shtml
- http://www.cronacasociale.it/wp/prozac-e-sindrome-di-down-nuovo-orrore/