Quattromila visitatori alla mostra documentario dalle origini dei manicomi ai giorni nostri
Sono stati 4000 i visitatori che, nello storico Palazzo Giureconsulti a Milano, hanno visitato la mostra “Psichiatria: Un viaggio senza ritorno”. La mostra che si è conclusa ieri era stata inaugurata venerdì 5 novembre. In poco più di una settimana, sono stati ritirati dal pubblico ben 15.000 opuscoli informativi sugli effetti collaterali di psicofarmaci, ansiolitici e sedativi, antipsicotici, psicostimolanti, antidepressivi e regolatori dell'umore; e ben 500 video informativi sul business farmaceutico nella salute mentale, messi a disposizione dall'associazione organizzatrice, il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.
La mostra multimediale tra immagini storiche del ruolo delle pratiche psichiatriche nell'olocausto, gli abusi nei manicomi dell’Unione Sovietica di Stalin, documentari su elettroshock, psicochirurgia e la crescita esponenziale di prescrizione di psicofarmaci ad adulti e bambini con danni fisici e psichici, sostiene una chiara pericolosità della psichiatria.
Molto apprezzata dai visitatori, fra i quali alcuni hanno rilasciato la loro testimonianza, come un uomo che per un eccesso d'ira ha rischiato di ricevere un trattamento sanitario obbligatorio e ne è scampato solo per aver minacciato l'intervento del suo legale, o una donna la cui madre è morta per un disagio psichico non grave è stata sottoposta ad una serie di elettroshock e non si è più ripresa. Ma altre persone in questo campo subiscono abusi senza potersi difendere.
La prossima tappa è Verona il 19 novembre al Palazzo della Gran Guardia in piazza Bra dalle 9.00 alle 20.00.