Inaugurata la mostra multimediale Psichiatria: Un viaggio senza ritorno
Seguita dal convegno: “La scuola è ancora un luogo di istruzione ed educazione? Disturbi dell’apprendimento, psicofarmaci ai bambini, sottrazioni di minori: la tela del ragno”
Milano: Inaugurata oggi a palazzo Giureconsulti la mostra multimediale “Psichiatria: un viaggio senza ritorno” che resterà fino a domenica 14 novembre, dalle 9:00 alle 19:00 con ingresso libero. La mostra, organizzata dal "Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani e patrocinata dalla Regione Lombardia e dalle Associazioni GESEF e LIDU, ha visto al taglio del nastro il Prof. Morris Lorenzo Ghezzi, l'avvocato Antonello Martinez, lo psicoterapeuta Giuseppe Rescaldina, la Dott.ssa Raffaella Bruni e il presidente del Comitato Dott. Roberto Cestari.
Dopo aver promosso l'importanza di esporre i trattamenti dannosi e che ledono i diritti umani creando ripercussioni nel sociale, e l'informazione su aspetti e temi che riguardano la psiche spesso taciuti per interessi e potere, sono state aperte le porte alla mostra che è un viaggio storico dei sistemi e dei mezzi impiegati per trattare i comportamenti umani definiti “anormali” o “scomodi”. Documentari, interviste a pazienti, medici, psicologi, insegnanti legislatori, infermieri. Violazioni dei diritti umani e abusi, ancora oggi perpetrati nel campo della salute mentale, contenzioni, l'elettroshock e il marketing per il business di psicofarmaci somministrati sempre più anche ai bambini, 20 milioni in tutto il mondo.
Al convegno uno dei temi trattati: la facilità di relazioni psicologiche e psichiatriche che determinano l'incapacità genitoriale quale maggiore causa di sottrazione dei minori e gli interessi che ruotano attorno a questo. Altro tema attuale l'evoluzione del sistema scuola in un percorso sempre più ricco di test e screening per diagnosi precoci di disturbi di vario genere: dalla discalculia (difficoltà nel fare i calcoli), alla disgrafia (difficoltà a scrivere e riprodurre segni alfabetici e numerici) e disortografia (confondere i suoni alfabetici che si assomigliano, ad esempio L e R, T e D, B e P, ecc) per arrivare all'iperattività e all'adhd, tutti elencati nel manuale diagnostico per disturbi mentali. Pericolo: facili ed incrementate diagnosi che possono sfociare in trattamenti psicofarmacologici. Un piano di marketing ormai collaudato in molti paesi nei quali a test e screening è seguita un'impennata di diagnosi, di prescrizioni e vendite di psicofarmaci ai minori.
A testimonianza di ciò una madre ha parlato del suo vissuto con il figlio, un calvario iniziato quando il bambino andava in seconda elementare e venne diagnosticato con problemi comportamentali, ADHD. Immediatamente sottoposto a terapia farmacologica con un forte tranquillante che lo portava ad addormentarsi in classe, per giungere all'età di 12 anni in cui gli fu prescritto un antispicotico. Ma tutto ciò non basta, la madre è sollecitata dalla direttrice della scuola per mantenere sotto trattamento farmacologico il figlio nonostante un medico abbia stabilito che il ragazzo non necessita di un tale trattamento.
La visione è vietata ai minori di 14 anni che non siano accompagnati dai genitori.