Joseph Isaac: Crudeltà in nome della psichiatria
Il Dottor Breggin, un'autorità internazionale della psichiatria medica, ha affermato nel suo libro “Trattamenti psichiatrici di disabilitazione del cervello” (pag. 12) che: “gli psicofarmaci raggiungono i loro effetti primari o essenziali causando una disfunzione del cervello e tendono a causare più danni che bene” .
“Gli psicofarmaci non sono un trattamento specifico per nessun particolare disordine mentale.
Invece di correggere gli squilibri biochimici, gli psicofarmaci talvolta li peggiorano permanentemente.
I danneggiamenti celebrali e le disfunzioni, quale che sia la causa, includendo incidenti o infermità, portano sovente ad uno stato non recuperabile e rifiuto ma è solo nella psichiatria che danno e disfunzione sono usati come trattamento per produrre questi effetti disabilitanti” .
Le intuizioni che il Dr Breggin ha esposto sono scioccanti per il pubblico generale. Le infermità psichiatriche non sono infermità mediche e perciò non si ha una malattia da curare. Gli psichiatri sfruttano l’ignoranza delle persone e diffondono in quantità epidemica bugie, come il fatto che le malattie genetiche sono la causa delle infermità mentali o l'origine biochimica dei disturbi mentali.
Negli anni passati, l’ipotetica teoria degli sbilanciamenti biochimici è stata presentata al pubblico come una verità medica stabilita e ciò ha causato un eccessiva crescita del mercato degli psicofarmaci ed uno spiacevole sminuire delle terapie senza psicofarmaci per la maggior parte dei pazienti. Gli psicofarmaci hanno giocato un ruolo veramente limitato nel campo della salute mentale eppure vengono somministrati indiscriminatamente alle persone.
Tutti gli psicofarmaci sono di base neurotossine ed è per questo che causano sintomi e problemi come la bocca asciutta, visione offuscata, letargia, capogiri, difficoltà di pensiero, irregolarità nel ciclo mestruale, ritenzioni urinarie, palpitazioni del cuore, deficienze cognitive e conseguenze avverse nelle disfunzioni neurologiche. I farmaci placebo o le pillole di zucchero non causano mai questi sintomi.
Gli psicofarmaci più comunemente usati sono quelli chiamati tranquillanti minori ed includono Valium, Librium, Xanax e Halciol. Gli psichiatri che li prescrivono affermano che questi abbiano effetti anti-ansia. Nel suo libro “La psichiatria tossica” 1991- capitolo 11, lo psichiatra Dr. Peter Breggin presume che il contrario è più vicino alla verità, per tutti o quasi tutti gli psicofarmaci. Quelli chiamati tranquillanti minori non curano niente ma sono unicamente droghe per la disabilitazione del cervello. Riferendosi ai tranquillanti minori Breggin afferma che, come per quasi tutti i farmaci psichiatrici, l’uso dei farmaci col tempo causa un aumento dei sintomi che questi dovrebbero migliorare (pagina 246).
I disordini neurologici, includendo le sfigurazioni facciali o dell’intero corpo, indicano un potenziale danneggiamento del cervello e sono aumentate nei pazienti in trattamento farmacologico. Un gruppo di ricerca della scuola di medicina universitaria dello stato del Wayne ha osservato i bambini con disordini compulsivi ossessivi prima e dopo che gli venisse somministrato il Paxil. L’anti-depressivo SSRI causa un restringimento dei tessuti celebrali nell’area del talamo. In uno studio dell’università di Yale pubblicato nel Dicembre 2000 i ricercatori hanno scoperto che il Prozac quando somministrato ai ratti per 2 o 4 settimane stimolava una proliferazione anormale o l’aumento nel numero di neuroni nella zona del lobo temporale. Ci sono anche evidenze conclusive che gli anti-depressivi causano di fatto la depressione, violenza, paranoia e anche il suicidio. Il fatto paradossale è che gli anti-depressivi non hanno nessun effetto antidepressivo e non portano migliorie più dei farmaci placebo o delle pillole di zucchero.
Nel suo libro “Le Droghe Psichiatriche sono un Pericolo per il Cervello” pubblicato nel 1983, lo psichiatra Peter Breggin afferma ‘Il punto più fondamentale che siamo riusciti a fare riguardo agli anti-depressivi maggiormente utilizzati è che non hanno nessuno specifico effetto antidepressivo. Come la maggior parte dei tranquillanti, con i quali sono strettamente in relazione, gli anti-depressivi sono altamente neurotossici, hanno un effetto disabilitante per il cervello ed inoltre culminano con il loro impatto distruggendo il normale funzionamento del cervello. Alla luce dei fatti qui esposti, si dovrebbe tenere presente che le persone che hanno problemi emozionali non dovrebbero essere avvelenate con sostanze neurotossiche così da sopprimere i segnali di pericolo.
Sfortunatamente oggigiorno la maggior parte delle cure per le crisi mentali diagnostica le persone o i loro problemi in modo noncurante ed esse vengono drogate e danneggiate per controllare il loro comportamento. Questa è una grande violazione dei diritti umani ed una crudeltà fatta dalla psichiatria all’umanità.
Dr Joseph Isaac - consulente clinico psicologico al Medical College Hospital, Kottayam
Express News Service
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